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Che succede a chi vende “come nuova” un’auto incidentata?

Sara Mascitti > News  > Che succede a chi vende “come nuova” un’auto incidentata?

Che succede a chi vende “come nuova” un’auto incidentata?

auto incidentata

Auto incidentata – A tutti è capitato di guardare gli annunci di auto usate, che – si sa – costano meno delle nuove. A molti è successo di rinunciare all’affare per aver percepito il rischio di una “truffa”. Il mercato dell’auto incidentata è sempre più attivo. Ma cosa rischia chi vende l’auto incidentata come nuova?  

Auto incidentata – E se l’auto venduta “come nuova” in realtà è incidentata e i danni sono stati riparati? 

In Italia vige un principio, detto di buona fede, che deve essere la base di ogni rapporto, lo spirito di ogni azione delle parti che raggiungono un accordo.

Nel campo delle auto di seconda mano, in base al principio di buona fede, il venditore corretto dovrebbe indicare all’acquirente gli eventuali danni subiti dal veicolo, chiedendo quindi un prezzo adeguato per la vendita dell’auto incidentata.

Sappiamo bene che, nella pratica, raramente si rispettano i principi di correttezza e di buona fede.

Le condotte scorrette di questo tipo hanno reso necessario un nuovo intervento della Corte di Cassazione, che pronunciandosi sul tema della auto usate e in particolare il caso di una auto incidentata ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un venditore di automobili, e ha confermato quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale di Nola.

Il principio affermato dai giudici è il seguente: se il venditore presenta “come nuova” un’ auto incidentata, anche se riparata in maniera impeccabile, deve risarcire l’acquirente.

La responsabilità del venditore sorge nel momento in cui questi tiene un comportamento scorretto (o contrario a buona fede): il compratore, infatti, se fosse venuto a conoscenza dei fatti avrebbe quantomeno tentato di modificare le condizioni dell’acquisto (ad esempio il prezzo).

Nel caso di specie, l’acquirente lamentava difetti che erano stati occultati volontariamente dal venditore.

Da ciò è possibile dedurre che vi fosse l’intenzione, del venditore, di indurre in errore l’acquirente.

E non conta che le riparazioni siano state eseguite in modo perfetto, tale da non intaccare la corretta funzionalità del veicolo: mentire sullo stato della cosa ceduta nella compravendita non è una condotta lecita ed è illegittimo vendere come “nuova” l’ auto incidentata.

Seconda Sezione Civile della Corte Suprema di Cassazione il 9 marzo 2017.

AVVERTENZA: I contenuti di questa pagina si riferiscono a fattispecie generali e non possono in alcun modo sostituire il lavoro di un professionista qualificato. Per ottenere un parere legale in ordine alla questione giuridica che interessa è possibile richiedere una consulenza legale on-line oppure fissare un appuntamento  per un parere tecnico. Gli autori declinano ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio o non aggiornato delle informazioni contenute nel sito.