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Come si calcola l’ assegno di divorzio?

Sara Mascitti > News  > Come si calcola l’ assegno di divorzio?

Come si calcola l’ assegno di divorzio?

È da sempre dibattuto il tema dell’ assegno di divorzio. Ma quali sono i criteri con cui si calcola?

Autosufficienza o tenore di vita?

Se è vero che il “Mantenimento non va riconosciuto a chi è indipendente economicamente”. E che il Giudice per valutare l’assegno di divorzio deve tener presente i redditi, patrimonio mobiliare e immobiliare, “capacità e possibilità effettive” di lavoro e “la stabile disponibilità” di un’abitazione. La Cassazione stabilisce che conta il criterio dell’indipendenza o autosufficienza economica, non il tenore di vita goduto nel corso del matrimonio per assegnare l’ assegno di divorzio al coniuge che lo richiede.

Il matrimonio cessa così di essere la “sistemazione definitiva”.

La Corte scrive che sposarsi è un “atto di libertà e autoresponsabilità”.

Si tratta di una vera rivoluzione dell’ assegno di divorzio che farà scuola per il futuro.

Occorre “superare la concezione patrimonialistica del matrimonio inteso come sistemazione definitiva” perché è “ormai generalmente condiviso nel costume sociale il significato del matrimonio come atto di libertà e di autoresponsabilità, nonché come luogo degli affetti e di effettiva comunione di vita, in quanto tale dissolubile. Si deve quindi ritenere – conclude la Cassazione – che non sia configurabile un interesse giuridicamente rilevante o protetto dell’ex coniuge a conservare il tenore di vita matrimoniale“.

Il parametro di spettanza dell’assegno di divorzio, che ha natura assistenziale, è l’indipendenza o autosufficienza economica dell’ex coniuge che lo richiede. Con il divorzio “il rapporto matrimoniale si estingue non solo sul piano personale ma anche economico-patrimoniale, sicché ogni riferimento a tale rapporto finisce illegittimamente con il ripristinarlo, sia pure limitatamente alla dimensione economica del tenore di vita matrimoniale, in una indebita prospettiva di ultrattività del vincolo matrimoniale“.

“Se è accertato che (il richiedente) è economicamente indipendente o effettivamente in grado di esserlo, non deve essergli riconosciuto tale diritto”.

Corte di Cassazione, sentenza n. 11504/17

AVVERTENZA: I contenuti di questa pagina si riferiscono a fattispecie generali e non possono in alcun modo sostituire il lavoro di un professionista qualificato. Per ottenere un parere legale in ordine alla questione giuridica che interessa è possibile richiedere una consulenza legale on-line oppure fissare un appuntamento  per un parere tecnico. Gli autori declinano ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio o non aggiornato delle informazioni contenute nel sito.