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Dal 2020 cambierà il fermo amministrativo

Sara Mascitti > News  > Dal 2020 cambierà il fermo amministrativo

Dal 2020 cambierà il fermo amministrativo

Dal 2020 cambierà il fermo amministrativo
Tra le novità c’è anche uno sgravio sulle imposte per la cancellazione o almeno, sarà così in molti casi
Ma partiamo dalle basi.
Che cos’è il fermo amministrativo dei veicoli? Il fermo amministrativo è un atto con il quale i concessionari della riscossione (la ex Equitalia per intenderci) bloccano un bene mobile del debitore iscritto in pubblici registri (quindi veicoli, motocicli, ecc), con l’obiettivo di riscuotere i crediti non pagati, come tributi o tasse (ad esempio bollo auto, ICI, IVA, ecc).
Se si riscontra il mancato pagamento della cartella esattoriale entro i termini, il concessionario del crediti può richiedere di disporre il fermo amministrativo di un veicolo intestato al debitore.
Questo avviene tramite l’iscrizione del provvedimento di fermo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
Dopo questa iscrizione, la disponiblità del veicolo sarò limitata fino a quando il debitore non salderá tutti i debiti e solo a quel punto potrà provvedere alla cancellazione del fermo iscritto al PRA.
Durante un fermo amministrativo, ci sono una serie di limiti per il proprietario: il veicolo non potrà circolare (pena una sanzione di migliaia di euro con in aggiunta il rischio di confisca del veicolo); non potrà essere radiato dal PRA (quindi non può essere demolito o esportato); e anche nel caso in cui venga venduto, con un atto di data successiva al fermo, non potrà circolare e non potrà essere radiato dal PRA. Se il debitore non paga, inoltre, il concessionario potrà anche arrivare a richiedere la vendita forzata del veicolo.
Ma veniamo alle novità, la cancellazione gratis dal 1° gennaio 2020
Ora come ora per la cancellazione del fermo amministrativo, dopo aver saldato ovviamente il debito, va anche pagata un’imposta di bollo di 32 euro.
Dal 1° gennaio 2020 non si paga più. La novità, è inclusa tra gli 884 commi che compongono la legge di Bilancio. Il comma 809 dichiara che l’operazione – approvata la legge – sarà esente “da ogni tributo e diritto”.
Come procedere alla cancellazione del fermo amministrativo?
Lo sgravio vuole mettere sullo stesso piano tutti gli enti verso cui l’interessato ha un debito, ma la conseguenza a dire il vero è un vantaggio per tutti.
Attenzione però, non vale in generale la disposizione: la gratuità spetta soltanto in caso di cancellazione effettuata «dal soggetto legittimato alla riscossione forzata». Cioè sostanzialmente dall’esattore (ex Equitalia).
Di fatto già accade già in molti casi, anche in via telematica (mentre prima gli incaricati dell’esattore si recavano periodicamente al Pra a espletare le pratiche). Tuttavia in alcune circostanze può ancora capitare che l’interessato sia costretto a provvedere lui. In quel caso, i 32 euro di bollo sono invece da pagare, fino all’ultimo centesimo.
Ora bisogna solo precisare un ultimo aspetto: come verificare se l’auto ha un fermo amministrativo?
E’ possibile richiedere una visura della targa del veicolo all’ufficio provinciale ACI (PRA), al costo di circa Euro 6,00, la stessa cosa può farsi tramite il servizio online, o ad una delegazione Aci, ad uno studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto).
Per maggiori info o chiarimenti scrivi all’indirizzo email info@saramascitti.it