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Quando il dentista risarcisce le cure al paziente? La svolta della Cassazione

Sara Mascitti > News  > Quando il dentista risarcisce le cure al paziente? La svolta della Cassazione

Quando il dentista risarcisce le cure al paziente? La svolta della Cassazione

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Il dentista, non può limitarsi a svolgere correttamente le cure odontoiatriche di sua competenza, ma ha l’obbligo di fare delle verifiche.

Quindi attenzione, non solo egli è tenuto a doveri precisi per quanto riguarda il suo lavoro, ma deve anche accertarsi che otturazioni, estrazioni, devitalizzazioni e qualunque altro intervento fatto in precedenza al paziente da un altro professionista, siano stati eseguiti secondo le regole mediche.  Il rischio è che il dentista debba risarcire al paziente i costi per ripristinare la situazione alla quale ha messo mano, anche se lui si è attenuto alle buone prassi mediche, e anche se il danno non è causato dal suo intervento. A pagarne le spese della sentenza della Cassazione è un dentista di Monza che aveva montato una protesi su un paziente senza accorgersi che alcuni denti del suo paziente erano stati devitalizzati in modo maldestro da un altro medico che lo aveva curato in passato. Il paziente, malgrado la protesi fosse fatta “a regola d’arte” aveva iniziato ad avere grossi fastidi causati dalle precedenti devitalizzazioni fatte male (e non dalla protesi che invece non aveva causato alcuna infezione al cliente). Il dentista però è stato ritenuto civilmente responsabile perchè “era tenuto a verificare la congruità delle devitalizzazioni prima di procedere al posizionamento della protesi”. La corte precisa che «non vi è alcuna contraddizione logica nell’affermare che il dottore eseguì correttamente il proprio lavoro ma che, tuttavia, operò in modo negligente in quanto non verificò la reale situazione dei denti sui quali andava ad installare la protesi” . L’odontoiatra dovrà quindi risarcire l’ammontare delle cure fatte, perché non ha controllato il lavoro eseguito in precedenza da altri colleghi. Lavoro eseguito bene, ma vanificato dal mancato controllo. Corte di Cassazione, sentenza del 22 giugno 2015 n. 12871.

AVVERTENZA: I contenuti di questa pagina si riferiscono a fattispecie generali e non possono in alcun modo sostituire il lavoro di un professionista qualificato. Per ottenere un parere legale in ordine alla questione giuridica che interessa è possibile richiedere una consulenza legale on-line oppure fissare un appuntamento  per un parere tecnico. Gli autori declinano ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio o non aggiornato delle informazioni contenute nel sito.